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Dibattito con LGBT. Chi è maschio e chi è femmina?: Collana: Difendere l’eterosessualità
Dibattito con LGBT. Chi è maschio e chi è femmina?: Collana: Difendere l’eterosessualità
Dibattito con LGBT. Chi è maschio e chi è femmina?: Collana: Difendere l’eterosessualità
eBook35 Seiten23 Minuten

Dibattito con LGBT. Chi è maschio e chi è femmina?: Collana: Difendere l’eterosessualità

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Über dieses E-Book

La società e le tendenze di oggi sembra che hanno superato la legge della natura, perché questo che si dovrebbe respingere si attrae e questo che si dovrebbe attrae si respinge. La cosa che nella natura è molto semplice in realtà è diventata molto complicata. Sembra che qualcosa o qualcuno vuole insidiare la legge della natura. Questo ci spiega molto chiaro Gesù: “[37] Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno” (Mt 5,37). Nel caso dell’omosessualità subentra ma, però. Questo modo di parlare è proprio il di più che viene dal maligno. Questo modo di agire più o meno è così, se qualcuno volesse nello stesso momento andare a destra e a sinistra, oppure, nello stesso momento volesse dire si e no. Sappiamo, che questo è impossibile.
Interessante è, che differenze tra il sesso maschile e femminile non sono un motivo di allontanamento tra di loro, ma anzi, è un motivo nell’avvicinamento e nel reciproco arricchimento. L’avvicinamento è necessario per completare le mancanze che singolarmente possiedono. L’uomo singolarmente è incompleto così come la donna. L’una ha bisogno dell’altra nel completamento delle mancanze personali nelle loro personalità. La loro unione è necessaria, non soltanto nella procreazione, ma anche nella loro crescita personale come singoli individui. Ancora di più. Il loro avvicinamento è necessario per la crescita della società, cioè legato con la procreazione.
Per capire meglio la differenza tra maschio e femmina, e per capire chi è maschio e femmina, propongo approfondimento del significato delle due divinità, che si trovano in mitologia, che hanno i nomi uguali delle due pianeti - Marte1 e Venere2. Per fare questo vi propongo: lasciatevi andare e liberate la fantasia e immaginazione.
  • Marte (rappresenta maschio) -Il dio della guerra, dei duelli e degli spargimenti di sangue. Secondo la mitologia romana più arcaico, il dio del tuono, della pioggia e della fertilità e procreazione.
  • Venere (rappresenta femmina) - Una delle maggiori dee
romane principalmente associata all’amore, alla bellezza, dolcezza, seduzione e alla fertilità e procreazione.
Vediamo che le caratteristiche di queste due divinità sono ben diverse, direi tanto diverse, opposte. Una cosa interessante, che nonostante delle diversità hanno in comune una caratteristica importantissima: la fertilità e la procreazione!
  • Fertilità da a loro la forza per vincere le diversità!
  • Fertilità li unisce!
  • Fertilità è la forza della loro procreazione!
  • Fertilità è la forza della vita che sgorga dal loro unione!
Quale sono le differenza tra maschio e femmina dimostra la distanza tra queste due divinità espressa attraverso la distanza tra due pianeti. Marte e Venere sono due pianeti più vicini alla Terra. Una a destra della Terra (Marte) e altra a sinistra della Terra (Venere). Loro sono come due poli opposti. La distanza tra Marte e Venere è più o mento 190 milioni di chilometri. Una distanza enorme, difficile da pensare e immaginare, che in realtà è la distanza nella diversità tra due divinità (maschio e femmina). Questa distanza enorme, però, non può fermarli nell’avvicinamento. Perché?
SpracheDeutsch
Erscheinungsdatum22. Jan. 2019
ISBN9788832500622
Dibattito con LGBT. Chi è maschio e chi è femmina?: Collana: Difendere l’eterosessualità

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    Buchvorschau

    Dibattito con LGBT. Chi è maschio e chi è femmina? - Andrzej Budzinski

    Note

    Titolo

    Andrzej Budzinski

    1

    Dibatito con LGBT

    Chi è maschio e chi è femmina?

    Collana: Difendere l'eterosessualità

    Introduzione

    Molti anni fa vidi il film La guerra del fuoco [¹] nel quale è narrata la storia dell’homo sapiens. 80.000 anni fa, la sopravvivenza degli uomini dipendeva primariamente dal possesso del fuoco. Per quegli esseri primitivi, il fuoco rimase un oggetto misterioso fino a quando non impararono ad accenderlo. Il fuoco doveva essere rubato alla natura, mantenuto in vita, protetto da vento e pioggia e difeso da ogni nemico. Il fuoco divenne simbolo di potere e sinonimo di sopravvivenza. Coloro che possedevano il fuoco, possedevano la vita. Nella storia, la tribù dei Cro-Magnon Ulman venne attaccata dai Wagabu, un gruppo di Homo erectus. Nella fuga il piccolo focolare che costituisce la sua riserva di fuoco, fonte di vita e di calore, finisce in acqua. In tre si misero alla ricerca del fuoco, riuscendo a rubarlo a una tribù di neanderthal - cannibali. Nel trambusto una giovane donna di Homo sapiens di nome Ika, prigioniera dei cannibali, riuscì a liberarsi dai legacci e si unì al viaggio dei tre cacciatori. Tra il capo dei cacciatori e la giovane nacque un legame. Durante il viaggio di ritorno i tre vennero in contatto con la tribù della giovane, dalla cui cultura più sviluppata appresero anche la tecnica per accendere il fuoco. Nel film è presente anche una scena erotica, in cui uno del tribù Ulman ha una relazione con Ika, che accende la lussuria anche in un altro uomo del tribù Ulman, ma viene da lei respinto. Per spegnere il fuoco erotico cerca avvicinarsi al suo terzo compagno, che è un maschio. Tuttavia, incontra la protesta da parte del suo compagno, anche in modo violento. Questa scena mostra che già 80.000 anni fa, c’era una tendenza omosessuale, ma respinta dall’uomo primitivo. Naturalmente non può essere una prova, ma solo la fantasia

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